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“ANTEPRIMA della prossima tavola”
tavola #1146: ANTEPRIMA della prossima tavola

storyboard

clicca per espandere ==== vignetta #1
[nota]: Tavola [1145] 10:04 in corso… Mi sono spaccato la testa a occuparmi dei dettagli con cui dovrò convivere per il resto di questo capitolo (della storia?) oltre a un sacco di altre cose relative alla paternità nella scorsa settimana. Chiedo scusa per il ritardo nella continuazione del capitolo 10. Sono stato in grado di terminare la maggior parte delle cose necessarie a continuare adeguatamente il capitolo. Ora se solo potessi capire come rimuovere cose inutili come il sonno dalla mia vita, magari potrei rispettare i tempi. La tavola 1145 è in corso, ma necessita ancora di un po' di lavoro. Però ho pensato che avrei potuto pubblicare queste due versioni della stessa vignetta per darvi un'idea di come le idee e i dettagli sono applicati e spesso cambiati mentre lavoro su una vignetta:
[nota]: Erika è nuovamente tornata a indossare cosplay, che è sempre divertente, ma una grossa parte del divertimento è sceglierne uno per lei. La mia prima scelta, dopo aver ragionato un po', è stata il personaggio sulla sinistra (lascio a voi capire chi è), ma alla fine semplicemente non lo sentivo adatto. Erika per la maggior parte del tempo indosserebbe quasi qualunque cosa, ma questo non significa che andrebbe bene per quello che le farò fare nella storia. Questa mattina, ho deciso di provare una strada diversa, e sono arrivato al personaggio sulla destra (di nuovo, lascio a voi capire chi è). Un aspetto diverso, un po' più sottile, ma mi sento un p'o' più soddisfatto della scelta, speciamente con un particolare dettaglio che in realtà non potete vedere in questa vignetta. Ad ogni modo, un sacco di chiacchiere qui, e sono sicuro che preferireste avere una tavola. Ma è meglio che niente. Grazie per la vostra pazienza. Il capitolo 10 finalmente sembra star venendo veramente bene. Il che toglie un grosso carico di stress dalla mia testa. Ora si tratta solo di mettere tutto su… er, carta digitale, per così dire. Piro

console

<lapo>

L-system: F+F+F+F+F;F=FF-F++FF--F+FF;angolo=72°

“MegaLustro”

sabato 2008-04-05

Cinque. Anni. Di. Megatokyo. In. Italiano.
…wow!

Che dire? Il tempo passa, le persone cambiano, il lavoro procede (più o meno veloce a seconda degli impegni), Fred viene distratto dall'atto creativo da ben altra sua creatura (ha pure disdetto l'impegno di venire in Eurpa alla Connichi, ma non si può certo dire che gli mancasse un buon motivo, eheh).
Insomma, il tempo passa e noi, bene o male, siamo sempre qua ad allietare le vostre serate.

Novità prossime venture:
  • adattare la grafica del sito alla nuova grafica del .com (prevengo i Paladini del Copyright: sì, Fred è d'accordo; anzi, lo preferisce per uniformità)
  • riprendere in mano MegaLettering e risolverne alcuni problemini, come ad esempio l'interlinea di alcuni font
Novità già successe che non avevo fatto notare:
  • potete accedere a questo sito in IPv6, grazie al comodissimo protocollo di tunnel automatico 6to4: per attivarlo su FreeBSD mi sono bastate due righe; su Windows, se la macchina ha un IP globale e non di rete locale, Vista lo utilizza automaticamente mentre WindowsXP richiede di scrivere una tantum da riga di comando "ipv6 install"
Vi auguro buona lettura e, mi raccomando, passate parole con gli amici se negli ultimi 5 anni ancora non l'aveste fatto ;-)

<mornon>

“Citazioni”

giovedì 2009-07-16

Questa tavola merita un commento, per esplicitare le citazioni: l'originale opto-cam si rifà a Ghost in the Shell, dove appare la "mimetizzazione termo-ottica" tramite cui possono confondersi con l'ambiente, rendendosi praticamente invisibili all'occhio nudo.
"S.E.P." invece sta per Someone Else's Problem, letteralmente "problema di qualcun altro", un effetto che porta le persone a ignorare cose che per loro sono irrilevanti, nonostante siano invece importanti per il gruppo; il termine è stato coniato da Douglas Adams in La Vita, l'Universo e Tutto Quanto, il terzo libro della saga della Guida Galattica per Autostoppisti (dov'è tradotto "Problema Altrui"). Adams lo descrive cosí (traduzione mia): "Un SEP è qualcosa che non possiamo vedere, o non vediamo, o che il nostro cervello non ci permette di vedere, perché pensiamo che sia un problema di qualcun altro... Il cervello semplicemente lo ignora, come se fosse un punto morto. Se lo si guarda direttamente non lo si vedrà a meno che non si sappia esattamente cos'è. La sola speranza è di prenderlo di sorpresa con la coda dell'occhio".
Tale effetto "può funzionare per secoli con una singola batteria", "perché si basa sulla predisposizione naturale delle persone a non vedere nulla che non vogliano, che non si aspettino, o che non sappiano spiegare".
L'angolo "Impara con MegaTokyo" si chiude qui; alla prossima puntata.