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“Così patetica”
tavola #249: Così patetica

storyboard

clicca per espandere ==== vignetta #1
Kimiko Nanasawa: <Non capisco perché non hanno potuto dirmi semplicemente che non ho avuto la parte.>
==== vignetta #2
Kimiko Nanasawa: <Perché una storia così complicata? Perché non "spiacenti, non sei quella che cercavamo".>
Kimiko Nanasawa: <Perché tutti mi trattano come una bambina?>
==== vignetta #3
Kimiko Nanasawa: <Sono stufa di tutto questo. Mi sento sempre come se tutti fossero gentili e non mi volessero dire quello che veramente pensano.>
==== vignetta #4
Kimiko Nanasawa: <Non sono abbastanza carina per ottenere un ruolo di doppiaggio decente, e allora?>
Kimiko Nanasawa: <Non sono 'fatta' come le altre cameriere e mi danno mance schifose, e allora?>
Kimiko Nanasawa: <Voglio cavarmela da sola per una volta nella vita, e allora?>
Kimiko Nanasawa: (sigh…)
==== vignetta #5
Kimiko Nanasawa: <Chissa quando tornerà Erika…>
Kimiko Nanasawa: <Tra un bel po'.>
==== vignetta #6
Kimiko Nanasawa: <No, devo smetterla di correre da Erika ogni volta che ho un problema.>
Kimiko Nanasawa: <Non voglio che si preoccupi sempre per me.>
==== vignetta #7
Kimiko Nanasawa: (sniff…)
==== vignetta #8
Kimiko Nanasawa: <Forse se la smettessi di sentirmi in colpa con me stessa, lei non avrebbe ragione di farlo.>
Kimiko Nanasawa: <Dio, sono così patetica.>

console

<lazyboy>

“Filofobia - Entrée du port.”

lunedì 2004-04-05

Il 28 marzo è uscito per un'etichetta indipendente il primo album dei Filofobia, Entrée du port.
Perché ne scrivo, chiederete voi? Beh, di certo non voglio mentirvi: la ragione principale è che il chitarrista dei Filofobia è Jacopo Ponticelli, mio amico ed ex compagno di università, ottimo strumentista, geniaccio nello studio, bravo calciatore, bel ragazzo, ed oltretutto fa pure un'ottima carbonara (no, ragazze, mi spiace, da quanto ne so attualmente è impegnato, quindi giù le mani!).
Ma c'è anche un'altra ragione, ed è che i Filofobia (originari di Arezzo) sono un'ottima realtà emergente nel panorama musicale italiano, hanno le potenzialità per crescere e sono sicuro che lo faranno.
Solo che emergere dal magma della pastosa discografia italiana è ben difficile, ed è quindi un dovere supportare le band nascenti: il mio invito è quindi quello di devolvere 10 euro (tanto è il costo dell'album, se non erro) alla causa dei Filofobia. Il disco lo trovate in alcuni negozi, ma credo non sia così facile; ragion per cui se volete tagliare la testa al toro potete ordinarlo direttamente sul loro sito.
Ma, a questo punto, sarebbe necessario parlare un po', di questi Filofobia. Il mio amico Manfredi li descrive così: "Parte strumentale alla Pink Floyd, parte vocale tipo Marlene Kuntz". Qualcosa di vero in questo bizzarro accostamento c'è, ed io aggiungerei pure che assomigliano anche a dei Radiohead un po' più cattivelli.
Vabbè, scusate per la recensione di merda, ma vi assicuro che i Filofobia sono degli ottimi musicisti, e comunque qualcuno dei loro pezzi lo potete ascoltare sul loro sito, con buona pace mia e di Manfredi.
Vi giuro che se acquistate Entrée du port poi Jacopo viene a casa vostra a cucinarvi una carbonara ed intrattenervi con una chitarra acustica mentre mangiate.

<clem131>

“WackomWackomWackom!”

giovedì 2004-04-15

Parafrasando uno dei miei personaggi preferiti del Muppet show, l'orso cabarettista Fozzie, direi WackomWackomWackom! Spiegazione. WackaWackaWacka era l'esclamazione tipica di Fozzie, mentre Wacom è una marca di tavolette grafiche, anzi, l'unica marca di tavolette grafiche decenti esistente al mondo. Messe insieme, le due cose producono un WackomWackomWackom di gioia ed esaltazione. Chi non ha capito è coglione. Fine spiegazione. Ho trovato, tramite un conoscente traduttore di Megatokyo in italiano (nello specifico Briareos), una fantastica A4 Wacom deprezzatissima superfiga in ottime condizioni. In pratica è un coso su cui muovi una penna ed il mouse si muove accordingly sullo schermo. Questo proprio semplificando a mille. Senza semplificare a mille, posso solo rimandarvi all'immagne associata a questo rant, la cui originale si trova sul mio account su deviantart, su cui trovate anche i quadri esposti al covodeglisbronzi nella tavola odierna.
Dovrei aver già parlato di deviantart ma non finirò mai di ripetermi, andate a farci un giro! Vale la pena! Bene, visto che tutti mi rimproverano l'eccessiva lunghezza dei miei rant ne ho fatto uno a misura Lazyboy, contenti :P?
Ah, passate a vedere la sezione del CDS denominata Il Covo in Realtà... ci son su un po' di foto interessanti! ^_^
Pie Pie!