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“pieni da scoppiare”
tavola #1256: pieni da scoppiare

storyboard

clicca per espandere ==== vignetta #1
Miho: <Come, mostrandomi una lista di tutte le persone che hanno amato giocarmi e vogliono un altro giro?>
==== vignetta #2
Yuki Sonoda: <Come puoi anche solo dire una cosa simile?>
Yuki Sonoda: <Non cerchi nemmeno di scoprire cosa le persone provino davvero!>
==== vignetta #3
Yuki Sonoda: <Devo fartelo vedere??>
Yuki Sonoda: <O sei troppo impegnata a trascinarti in giro e a sentirti triste per te stessa?>
==== vignetta #5
Miho: <Buffo come Kobayashi non si sia fatto avanti finché questa piccola cosa della “rag4zza magica” non è uscita.>
Miho: <Non ti impensierisce, vero?>
Yuki Sonoda: <Smetti…>
==== vignetta #6
Miho: <Oh, dimenticavo! Quel genere di cose non impensieriscono le ragazze magiche!>
Miho: <Sei semplicemente così piena d'amore da non aver bisogno che qualcuno ti ami veramente.>
Yuki Sonoda: <Smettila.>
==== vignetta #7
Miho: <Il che è un bene, perché quando si è semplicemente pieni di così tanto amore da scoppiare…>
Miho: <… devi giocare intere orde di ragazzi per soddisfarlo tutto.>
Yuki Sonoda: <Smettila!!!>

console

<legione>

Tutto questo "Evil Grin" mi si addice…

“Pesce d'Aprile”

mercoledì 2010-03-31

Dite la verità, ci siete cascati.
Avete pensato che davvero Yuki e Kobayashi- kun rischiassero di finire imprigionati per chissà quanto tempo nelle cantine del locale, per esserne tirati fuori solo quando dovevano fare un concerto per intrattenere la folla gotica della "Caverna del Male". Beh, rilassatevi, perché come potete vedere la vera storia prosegue in maniera più logica, senza inaspettati colpi di scena e pericoli imprevisti. È solo per stavolta che ho preso il filo della storia finora, e basandomi sulle vignette della tavola di oggi ho manipolato i dialoghi per fargli prendere una piega strana ma plausibile.
Non me ne vogliate, vi prego, se ho approfittato così della vostra fiducia: era già da un po' che non facevamo un bel pesce d'Aprile ai lettori, l'ultima volta era riuscito piuttosto bene, e invece l'anno scorso era saltato per mancanza di idee. Non vogliatemene nemmeno se ho dipinto Kenji come un uomo d'affari che pensa solo al suo locale, uno schiavista senza scrupoli. Come vedrete nelle prossime tavole non é una persona del genere. Non é certo un bravo boy-scout, ma nemmeno un criminale. Kenji é… fatto un po' a modo suo. Credo che prossimamente avremo modo di conoscerlo un po' meglio.

Nota 1: per gli inviti a recarmi in luoghi diversi dal presente, minacce di morte ed altre espressioni di affetto, gli indirizzi e-mail sono in fondo alla pagina.
Nota 2: se vi state chiedendo di cosa diavolo sto parlando, dovevate esserci 1° Aprile. Chiederò a chi di dovere di linkare la pagina così com'era allora.
Nota 3: l'immagine del rant rappresenta noi tutti. Largo è la faccia che avevo io a mezzanotte, Piro la faccia che avevate voi la mattina del primo. :D

Saluti!

<mornon>

Miho

“Giocarla”

martedì 2010-06-29

In questa tavola e in futuro, si parla, con riferimento a Miho, di playing her e simili. In Inglese, "giocare a qualcosa" si traduce play(ing) something, senza preposizione; quindi, playing Miho significa "giocare a Miho", come se fosse un gioco.
Per tradurlo c'erano varie alternative: "giocare con lei", che però sembra indicare "prenderla in giro"; "giocare lei/giocarla", con gli stessi problemi della possibilità precedente; oppure, "giocare a lei", cosí come si dice "giocare a Monopoli", "giocare a Monkey Island" e simili.
In futuro potrebbero essere usate diverse traduzioni, a seconda del contesto; tenete a mente il significato dell'originale.