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“Pensavo lo sapesse”
tavola #546: Pensavo lo sapesse

storyboard

clicca per espandere ==== vignetta #1
Piro: <Non riesco a credere che Hayasaka-san sia… Hayasaka Erika.>
Yanagisawa (capo di MegaGamer): <Già, continui a ripeterlo.>
==== vignetta #2
Piro: <Ma… ma… perché lavora qui??>
Yanagisawa (capo di MegaGamer): <Che cosa sai della sua scomparsa?>
Piro: <Beh, c'erano un sacco di storie, ma nessuno sapeva a cosa credere.>
==== vignetta #3
Yanagisawa (capo di MegaGamer): <Hai sentito la storia sulla sua ultima apparizione sul palco, vero?>
Piro: <Quella secondo la quale lei salì in scena e disse al pubblico che tutto quello che amavano era una bugia?>
Yanagisawa (capo di MegaGamer): <Sì, quella.>
Yanagisawa (capo di MegaGamer): <Successe davvero. Ogni altra cosa che avrai sentito non è vera.>
Yanagisawa (capo di MegaGamer): <Penso che furono i suoi manager a spargere le prime voci.>
Yanagisawa (capo di MegaGamer): <Che era incinta, aveva avuto un esaurimento nervoso, aveva problemi con la droga, era una violenta psicotica…>
==== vignetta #4
Yanagisawa (capo di MegaGamer): <Tutto tranne la verità. Quello che è successo realmente non fu così "interessante".>
Yanagisawa (capo di MegaGamer): <Dannazione, Hayasaka, dove diavolo sei?>
Piro: <È di sopra.>
==== vignetta #5
Yanagisawa (capo di MegaGamer): <È dove?>
Piro: <Di sopra, nel nostro appartamento. Ha portato caffé e ciambelle per me e Largo stamattina.>
==== vignetta #6
Yanagisawa (capo di MegaGamer): <Ho cercato di scoprire dov'è per mezz'ora e non ti è venuto in mente di dirmi una cosa del genere???>
Piro: <Pensavo lo sapesse.>

console

<zviad>

“Matematici in acido”

domenica 2005-08-28

Eccoci qui, siamo più o meno tornati operativi, almeno ufficialmente parlando. Lapo da buon ingegnere è rimasto sempre in contatto anche durante le vacanze, io invece ho deciso di troncare ogni rapporto e aspettare la fine della mia settimana di viaggio per leggermi le duecento email spammatorie che si accumulavano man mano nella mia casella di posta. Beh, devo dire che senza internet non si sta affatto male, non ci credevo.

Ma probabilmente questo è dovuto solo al fatto che la compagnia è stata eccellente. I matematici in erba che popolavano la splendida zona perugina in cui eravamo alloggiati non sono, al contrario di quello che si può pensare, persone scontrose, asociali, nemmeno poco divertenti (anche se, certo, alcune battute a volte sono un po' troppo tecniche, ma si perdonano). Tant'è che la bellissima sensazione di "gruppo", nonostante solo pochi si conoscessero da prima, che ho provato tornando a casa sembra essere stata stranamente condivisa un po' da tutti quanti. Ero abituato ad essere da solo ad esaltarmi per cose come questa.

E oltre al gruppo, qualche persona in particolare pregevole, di quelle con cui non ti trovi mai a parlare sopra l'altro semplicemente perché sono interessate ad ascoltare prima che a mostrare la propria soluzione che forse nemmeno esiste. In effetti, in una settimana scarsa, sono riuscito a farmi un'idea abbastanza precisa di quasi tutte le persone che erano lì, e anche se ora i volti si stanno sfuocando nella mia memoria (in attesa di un supporto fotografico), quelle idee sono cose che rimangono a lungo, e accrescono.

E in più il fascino della vacanza spesata che non fa mai male. Era un po' che non partecipavo a questi incontri "scientifici" per studenti, e mi dispiace tantissimo che troppa persone non abbiano fatto esperienze come le mie da ragazzo. Quelle delle superiori hanno radicalmente cambiato la mia vita, e anche se forse mi hanno fatto avere la prima vera crisi di responsabilità della mia vita, il bilancio è stato estremamente positivo, sia per gli incontri in sè che per le ripercussioni che hanno avuto.

Quest'ultima, che dovrebbe ripetersi a gennaio, se tutto va bene, è altrettanto importante per un semplice motivo: pensavo che con le superiori fosse finita anche la possibilità di fare gruppo in questo modo, in occasioni simili. Questa occasione invece, facendo quasi da collegamento tra l'adolescenza e l'età delle responsabilità, mi ha fatto scoprire che le cose non finiscono sempre quando lo pensiamo, e invece potrebbero continuare molto più a lungo.

Invece questo rant non continuerà molto a lungo, perché con la fine delle vacanze ricomincia lo studio e pensavo proprio di iniziare oggi. Chissà.

Stefano

<zviad>

“Si va in vacanza!”

giovedì 2005-08-04

Cioè, in realtà voi andrete in vacanza, dato che lo staff (che per questa occasione mi ha eletto portavoce) sta portando avanti un lavoretto che sicuramente vi farà felici… Comunque, appunto per ultimare questo lavoro, abbiamo deciso di fare una piccola pausa, solo due settimane (che Piro prima o poi dobbiamo raggiungerlo, eh!), più piccola di quella dell'anno scorso comunque. Miglioriamo, il team di traduzione si è rinnovato ed allargato: spero avrete apprezzato che ormai da molto tempo non manchiamo un'uscita, anche se in realtà spesso ci siamo arrivati vicini… e qualche volta ho letterato la mattina stessa dell'uscita, lo ammetto, colpa mia. Dovremo mettere fuori il classico "n giorni senza incidenti".

Invece ci manca ancora un ranter (si potrà dire?) che qui le colonnine un po' piangono, effettivamente… vedremo di migliorare anche qui, ma ora non vorrei esagerare, per cui vi saluto.

PS: Abenobashi rulla!