• English
  • Deutsch
  • Italiano
  • Français
  • Nederlands
  • Suomi
  • Polski
  • Norsk
  • Interlingua
  • Srpski
  • Español
  • Português (Brasil)
“GPM: nessun dato può riempire gli spazi vuoti”
tavola #274: GPM: nessun dato può riempire gli spazi vuoti

storyboard

clicca per espandere ==== vignetta #1
[non è un fumetto]: giorno piro morto #27
[nota]: Settimana Piro Morto - Giorno 5 di 4 Ugh, ancora uno. Ho esagerato nel weekend, mi sono addormentato sulla scrivania lunedì notte alle 22 e di conseguenza non ho avuto abbastanza tempo per finire il copione e terminare il fumetto. Gomen.
[nota]: Ping è mostrata qui con i capelli sciolti. Notate come sono lunghi. Il dispositivo earblade al suo orecchio sinistro contiene tutti i suoi controlli di base. Lo schermo di stato è studiato per essere facilmente leggibile mentre le si parla. La earblade sinistra ha anche la connessione video out e due porte USB per collegare dei dispositivi di input, come una tastiera.
[nota]: La earblade destra è per l' I/O e le connessioni alla corrente. Attualmente, usa una connesstione Firewire e fast ethernet. I segmenti del core del suo processore sono isolati tra loro e richiedono connessioni con cablaggi separati. Ping non ha una scheda Wi-Fi - è un'opzione che sarà disponibile nei modelli di produzione.

console

<lazyboy>

“Camerasutra!”

giovedì 2004-04-29

Gioite, genti di tutto il mondo: è nata Camerasutra, rivista (anzi, non è una cazzo di rivista, come leggerete nell'editoriale...) di riflessione cinematografica ad opera di studenti universitari appassionati e vogliosi di esprimersi.
Al momento è prevista una distribuzione delle copie cartacee all'interno delle università Cattolica e Statale di Milano, per il futuro chissà. Ma se nel frattempo foste interessati a darci un'occhiata, potete trovare la versione .pdf sul sito di Camerasutra.
Camerasutra conta fra le sue fila l'inflessibile Serena Corvaglia e il semprenero Stefano Lombardini -ossia i due direttori- il combattente Davide Fracasso, Fabio Colombo aka Funky Combo, Giuseppe Zucco (altresì noto come "il Coppola della Locride), la finta rumena Ileana Ongar, Andrea Castelli (che, sinceramente, non ho ancora capito chi sia...), l'ineffabile Mauro Resmini e Marco Agustoni, alias il sottoscritto.
Forse, il mio articolo è il più miserello, e tanto per cambiare finisco per parlare di Chuck Palahniuk: i vecchi lettori di Culture Move sapranno che è un mio chiodo fisso...
Invece di parlarvi direttamente di Camerasutra, lascerò parlare l'editoriale:

Questa non è una cazzo di rivista.
Questa è una lettera d’amore.
Una lettera d’amore e si muove,
si perpetua nel tempo
attraverso le sue quattro perforazioni laterali
e si proietta,
lanterna magica in un buio postmoderno.

Inizia il film, ma si aprono pagine, e sono pagine di cinema.
Cinéphiles di inizio millennio, riuniti a gran voce per cantare insieme con un linguaggio nuovo le emozioni che nascono dentro, dentro una sala avvolta dal buio, mentre volti assorti riflettono la luce di quello che i loro occhi vedono, e il loro cuore palpita al ritmo della musica che respirano.
Siamo studenti, giovani e nomadi, e amiamo il cinema, così familiare, così sconosciuto.
Questo dovrebbe bastare.
Ma non basta a noi.
Chi ama lo deve sussurrare, dire e poi gridare, e ancora più forte, sempre più forte, e poi scrivere, perchè chi non ha sentito legga.
Così nasce CameraSutra, Camera chiara e Kamasutra, da un gioco di parole di Bernardo Bertolucci che in una vecchia intervista all’Unità del 28 settembre 1982 citò il Roland Barthes di “Le plaisir du texte”, per sintetizzare il rapporto erotico, quasi fisico, tra scrittore e lettore, tra regista e spettatore. Noi, a band à part, siamo qui per riflettere e far riflettere.
(...continua su Camerasutra)


Ah, quasi dimenticavo: ho preso 29-30 nella prima parte dell'esame di Storia e Critica del Cinema... occorre brindare!

<Kn03>

“Back for a Sec”

giovedì 2004-05-20

E' veramente un botto di tempo che non scrivo qua, sarà che ho un po' da fare in questo periodo, e poi non abbiamo tantissimo lavoro per MT, a parte Lapo sempre impegnato a codare (^_^ come faremmo senza di lui), Clem che lettera e tutti noialtri a tradurre.

L'università alle volte è strana, o hai un sacco di cose da fare, o non ne hai proprio, adesso sono in stage, e devo dire che la cosa mi piace, probabilmente quando lavorerò per qualche anno non la penserò così, però intanto mi diverto.

Che altro ho da dire... è proprio un periodo che non so cosa fare, le cose da fare le avrei, forse sto cominciando ad affrontarle in un altro modo, con calma, molta calma e molto tempo.

Vi segnalo il mio Blog, l'ho aperto su splinder un po' di tempo fa, se volete dargli un'occhiata: Sentieri Neuronali Alternativi

Io intanto vado avanti a tradurre, e verrà il giorno in cui raggiungeremo Piro e tutto ciò non sarà più necessario :P

Adieu