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“non ho voglia di giocare”
tavola #226: non ho voglia di giocare

storyboard

clicca per espandere ==== vignetta #1
Miho: Se sei tornato per completare la tua istruzione, le elementari sono lì affianco.
Largo: Non burlarti di me, tu, maledizione del vuoto.
==== vignetta #2
Largo: Adesso so chi sei.
Largo: Conosco le tue debolezze.
Largo: Non riposerò finchè non sarai rispedita nelle tenebre.
==== vignetta #3
Miho: (sigh…)
Miho: <Non ho voglia di giocare adesso.>
Miho: <Vai a insegnare alla tua classe, Largosensei.>

console

<lazyboy>

“Bacato per la pecora”

giovedì 2004-03-11

Rieccomi. Ultimamente sono stato piuttosto impegnato: settimana scorsa ho avuto un esame, finito il quale ho cominciato a correggere bozze come un dannato (il mio nuovo lavoro! quanto durerà?). Oltretutto è finalmente partito il Covo degli Sbronzi e dato che siamo ancora in fase di rodaggio c'è stato un po' da fare. Per finire ho un principio di influenza.
Quindi era da un po' che non riuscivo a scrivere un rant decente: ebbene, nemmeno questo lo sarà. :)
Anche perché in fondo ho solamente da segnalarvi un webcomic di cui mi sono di recente innamorato, ovverosia Count Your Sheep di Adrian Ramos. E' spiritoso, tenero, ben disegnato, ma soprattutto... molto blu, che è il mio colore preferito. Purtroppo però, nessuna zelante masnada di fan, al contrario di quelle buonanime dello staff di Megatokyo Italia (ahem! no, non ci sto assolutamente autoincensando), ha ancora tradotto il webcomic in italiano.
Ho voluto usare come immagine per il rant un disegno che proprio Adrian Ramos ha dedicato a Megatokyo, di cui è lettore.
E' tutto, alla prossima!

<lapo>

“PN.03: tutta la verità”

domenica 2004-03-14

Vi starete chiedendo cosa faccia io usualmente nel tempo libero, ultimamente.
A parte codare nuove features in questo sito, s'intende. (avete notato i "FIloni di storia", nevvero? presto miglioreranno ancora…)

Beh, io normalmente programmo, nel tempo libero.
Ma in questo periodo sono un po' strano, non so perché, e non avevo voglia di farlo.

In seconda istanza, si solito, gioco a CRPG (mi piacciono molto quelli "seri" tipo Baldur's Gate o anche i "film interattivi" della Square).
Ma in questo periodo sono un po' strano e non avevo voglia di fare neanche questo.

In quesgto periodo di stranezza quello che sto facendo nel tempo libero è giocare a PN.03, un gioco così semplice, diretto, oserei quasi dire banale, che chiunque (me compreso) avrebbe giurato che mai ci giocherei, tanto meno divertendomici.
Eppure è così.
Sarà il fatto che la grafica è molto curata (nno credo, riguardo alla grafica sono dell'idea "non basta, ma aiuta"), sarà il fatto stesso che non avendo trama e basandosi all 1000‰ sui meri riflessi il cervello può andare in modalità "risparmio energetico" e, fondementalmente, rilassarsi mentre il cervelletto pensa allegramente a giocare…

Beh, fatto sta che dopo aver giocato per prime 3 missioni in midalità "facile" (inizio sempre da quella, dato che spesso la parola è un eufemismo per "non ci hai già giocato per 3 mesi") l'ho subito re-iniziato in modalità "normale" dove fondamentalmente per morire devi distrarti, se hai appena appena un po' di riflessi.
A parte qualche missione un po' ostica il gioco scorre via liscio liscio, e anche le missioni ostiche spesso basta trovare la "strategia vincente" e diventano relativamente fattibili, mostro finale compreso.

Ma che tipo di gioco è?
Difficile da spiegare, ma cercherò di riassumere così, come ho fatto in modo molto informale per spiegare a un amico: impersonando Vanessa Z. Schneider, una mercenaria i cui genitori sono stati uccisi dalle macchine, dovete eseguire le missioni affidatevi da "il cliente" e, fondamentalmente, rompere i seri culi delle macchine del CAMS.
Le differenze tra questo e un classico platform con descrizione identica sono fondamentalmente due: questo gioco è 3D e gli autori sono "tipicamente" giapponesi.
Il che significa, quasi necessariamente, che Vanessa Z. Schneider oltre ad avere una tutina davvero aderente mentre spara i suoi allegri raggi laser dai palmi delle mani ha il vizio di ballare, sculettare o muovere altrimenti il suo sinuoso corpo allenato dal duro allenamento fisico a cui una mercenaria del suo calibro giornalmente si sottopone.

Dal punto di vista "strategico" la punta che si tocca è il poter cambiare la tuta che non solo cambierà la texture spalmata sul corpo di Vanessa, ma darà anche capacità differenti alla tuta stessa (o meglio: differenti possibilità di espazione, dato che di base tutte le tute sono uguali).

C'è da dire che alla fine delle missioni 9 e 11 (l'ultima) c'è addirittura della trama, ma non ve la dico perché altrimenti potreste rovinarvi perfino quella (ma il gioco, come ho detto, non si basa certo sulla trama).

Dopo aver finito il gioco le prime due votle ho deciso di guardare in giro le "soluzioni" per sapere cosa riservava in segreto nel suo codice.

Fondamentalmente tutte le soluzioni che ho trovato dicevano una di queste due cose:

  1. finendo il gioco a qualsiasi livello di difficioltà si riceve la Blackbird suit
  2. finendo il gioco due volte si riceve la Papillon suit

…cose che, ho presto scoperto, si riferiscono all'edizione giapponese e sono probabilmente vere.

Altre recensioni (della versione PAL, questa volta) invece riportavano:
  1. finendo il gioco in modalità "normale" il finale è migliore che in modalità "facile"
  2. finendo il gioco in modalità "normale" si sblocca la modalità "difficile"
  3. finendo il gioco in modalità "difficile" si attiva la Blackbird
  4. finendo il gioco in modalità "difficile" due volte si attiva la Papillon

…cose almeno ni granda parte inventate di sana pianta: la cosiddetta "fine migliore" non appare in modalità "normale" ma, semplicemente, la seconda volta che finisci il gioco (qualsiasi sia la modalità): ne sono certo perché io la seconda volta l'ho giocato in modalità "facile" e la prima in modalità "normale".
Inoltre finendo il gioco in modalità "difficile" non succede assolutamente nulla.
La Blackbird, invece, si sblocca finendo il gioco quando si ha già comprato tutte le tute (anche senza potenziarle, basta averle). Basta anche lamodalità "normale" per fare questo, basta avere tutte le tute.
La Papillon non ho idea di come si ottenga, il mio attuale tentativo è seguire quella "voce" che dice che bisogna finire il gioco facendo anche tutte le missioni di prova tra una vera missione e l'altra, in modalità "almeno normale".
Dato che, come dicevo, il gioco mi rilassa di per sé (perfino nelle misisoni di prova che sono generate casualmente) credo che lo farò, anche se la voce è veramente solo una voce… e vi farò sapere cosa c'è di vero o di falso.

No, il fatto che la tuta Papillon sembra disegnata dal mio disegnatore preferito, Masamune Shirow, non è assolutamente influente in questa mia scelta.

a presto su questi schermi
ラポ