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“Buone Feste”
tavola #58: Buone Feste

storyboard

clicca per espandere ==== vignetta #1
Piro: Ohhhkay, grazie Largo. È stato…
Piro: Davvero orribile.
Largo: Chissene. Non sono ancora abbastanza ubriaco.
==== vignetta #2
Seraphim: Ehi! Facciamo questa!
Piro: Quale?
Seraphim: È una canzone di Natale dei "The Pogues".
Seraphim: La canti con me, Piro?
Piro: Ok, certo.
==== vignetta #12
Erika Hayasaka: <Beh, questo ha sicuramente catturato lo spirito natalizio.>
Kimiko Nanasawa: (sniff) <Vero, è così, così, toccante.>
Largo: Decisamente non abbastanza ubriaco.

console

<lazyboy>

“Lazyboy goes to Trofiolandia”

lunedì 2003-06-02

Premessa by clem131: dal momento che lazyboy, tenendo fede al suo nome, ha preferito mandarmi una mail con il rant affinché lo inserissi io piuttosto che farlo da solo, mi approprio delle prime righe del rant per dichiarare al mondo che lazyboy è una gigacaccola!
Fine dell'intervento di clem131.
Inizio rant di lazyboy.
Guidato dall’invitante prospettiva di un piatto di trofie al pesto patate e fagiolini mi sono ritrovato, sabato sera, in viaggio verso la Liguria assieme a due compari: Clem e Cikku. Eravamo attesi per le 21, ora per la quale mio fratello aveva promesso di farci trovare pronta la cena, ma il fatto di trovarci alle 20.45 fermi ad un autogrill a pochi chilometri da Milano a bere birra e fare merenda (?) con varie schifezze chimiche da sosta in autostrada ha fatto slittare un po’ più in là l’appuntamento culinario. Schizziamo così per la Milano-Serravalle cantando le canzoni dei cartoni animati che guardavamo da piccoli e cori non propriamente cordiali all’indirizzo della moglie del sig. Garrone (chi è di Genova e si interessa di calcio sa di cosa sto parlando…) e, seppur con indegno ritardo, veniamo accolti da un goloso piatto di maltagliati.
Da qui in poi, un’immonda quantità di cibi grassi e unti si riverserà senza pietà nelle nostre disgraziate interiora. Non che mi lamenti, anzi…
E così l’ameno week-end trascorre in compagnia, passeggiando nottetempo per il Bosco dei Bambini Dannati, lasciandosi risucchiare a turno dal potere annullante di the Sims e facendo il bagno all’immortale Giò & Rino Beach (mentre uno di noi passa ore a tentare di catturare un povero granchietto assieme ad un branco di bambini sadici; l’incontro si concluderà ovviamente con la disfatta del primo…).
E domenica sera, la all-night long di Dungeons & Dragons (siamo intanto stati raggiunti da Lapo) che ci conduce finalmente fuori da quel maledetto, fottuto sotterraneo per cui vagavamo da oltre due settimane! Così, Mivor il pavido chierico, Torben il paladino che si crede un nano, Mordecai l’avido druido, Enialis il ranger zio del druido e Roipnol il giovane stregone scavezzacollo possono finalmente rivedere la luce del sole. Amen.
Il rientro si conclude con una coda in autostrada alle undici di sera, che alla fine è vero che non appena c’è un sputo di giorno di vacanza in più gli italiani si riversano come lemmings verso il mare.
E se, a dar retta a Douglas Adams, la Risposta definitiva alla vita, all’universo e a tutto quanto è veramente quarantadue, allora dovremmo proprio metterci a riflettere su quale sia effettivamente la Domanda…

<clem131>

“Antitettonica a zolle”

mercoledì 2003-06-04

Allorquindi.
Stamane sono stato a richiedere lo stato vaccinale presso la ASL di via Padova.
"buongiorno, vorrei lo stato vaccinale, come si fa?"
"Dunque, mi dica nome cognome e data di nascita"
la tipa dietro lo sportello ha la mano sul mouse.
"Enrico Clementel"
la vedo fissa con la mano sul mouse... forse sta scrivendo con l'altra sotto al bancone sulla tastiera guardandomi negli occhi...molto probabile...
"6 luglio 1978"
*click* *click*
"Sì, dunque... ah, guardi, la sua antitetanica è scaduta nel MILLENOVECENTONOVANTACINQUE."
O__O'''!
"se vuole può farla qui subito, è una puntura sul braccio gratuita velocissima"
"ah, va bene!"
"si accomodi pure, la chiamano dall'altoparlante"
Mi accomodo pure, mi chiamano dall'altoparlante. Di fronte a me ci sono due genitori con bambini, uno minuscolo di neanche un anno e una bambina di 4 o 5.
Attendiamo tutti fiduciosi quand'ecco che dall'altoparlante esce una voce. Anzi. Forse è meglio dire che prorompe un boato che suona del tipo: "BABOBI:" Io e gli altri accomodatisi pure ci guardiamo perplessi...
"ma che ha detto?" "boh? non si è capito niente". Dopo un minuto esce un medico anzianotto e panciuto, visibilmente contrariato dal fatto di essersi dovuto alzare dalla sua scrivania per aprire la porta. Il pregio della manovra è che consente di dire il nome in italiano corrente e comprensibile, invece che attraverso un altoparlante modello "vocoder sbronzo alla festa di Rifondazione". Si alza la mamma col bimbo minuscolo, poi viene aggiustato qualche parametro dell'altoparlante e dopo un po' finalmente una voce gracchia "CLWMNETWEL", ed io, che ho studiato spionaggio e sono in grado di capire il cinese, capisco che si riferiscono a me.
Entro, mi accomodo pure, stavolta seduto sul lettino, la dottoressa lotta per un po' con la mia camicia cercando di raggiungere il mio deltoide poi io suggerisco che forse è meglio che me la levi ed in effetti anche lei trova che la cosa sia opportuna. Punturina da due secondi, finito tutto, modello pic indolor, ora sono di nuovo corazzato contro le maledette spore del tetano e pure quelle della difterite! HA! ALLA MIA!
"Senta, se si dovesse gonfiare la zona in cui ho inoculato il vaccino ci metta del lasonil o del ghiaccio, va bene?"
"D'accordo, grazie mille, buona giornata."
Al che scatta la domanda:
perché si dice INOCULARE quando poi l'iniezione te la fanno nel braccio?
Meditate, gente, meditate.