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“questa volta offro io”
tavola #276: questa volta offro io

storyboard

clicca per espandere ==== vignetta #1
Piro: <Ha… Ha… Hayasaka-san.>
==== vignetta #4
Erika Hayasaka: <Hai già mangiato?>
Kimiko Nanasawa: <Eh? No, non ancora…>
Erika Hayasaka: <Andiamo a prendere qualcosa. Ho fame.>
Kimiko Nanasawa: <Ma, io non ho molta…>
==== vignetta #5
Erika Hayasaka: <Tu e il tuo amico volete unirvi a noi, Piro?>
Kimiko Nanasawa: Eh!?!
==== vignetta #6
Piro: <Io? Lui? Noi?>
Piro: <Unirci a voi??>
==== vignetta #7
Erika Hayasaka: C'è un 'Giardino della Birra' in questo isolato che probabilmente piacerà al tuo amico. Questa volta offro io.
==== vignetta #9
Piro: <Uhm… Grazie Hayasaka-san, Nanasawa-san, ma Largo ed io, noi…>
Largo: 'Giardino della Birra'? Intendi un vero giardino di birra? Pensavo che li avessero solo in Canada!
Largo: Andiamo!!

console

<lazyboy>

“Camerasutra!”

giovedì 2004-04-29

Gioite, genti di tutto il mondo: è nata Camerasutra, rivista (anzi, non è una cazzo di rivista, come leggerete nell'editoriale...) di riflessione cinematografica ad opera di studenti universitari appassionati e vogliosi di esprimersi.
Al momento è prevista una distribuzione delle copie cartacee all'interno delle università Cattolica e Statale di Milano, per il futuro chissà. Ma se nel frattempo foste interessati a darci un'occhiata, potete trovare la versione .pdf sul sito di Camerasutra.
Camerasutra conta fra le sue fila l'inflessibile Serena Corvaglia e il semprenero Stefano Lombardini -ossia i due direttori- il combattente Davide Fracasso, Fabio Colombo aka Funky Combo, Giuseppe Zucco (altresì noto come "il Coppola della Locride), la finta rumena Ileana Ongar, Andrea Castelli (che, sinceramente, non ho ancora capito chi sia...), l'ineffabile Mauro Resmini e Marco Agustoni, alias il sottoscritto.
Forse, il mio articolo è il più miserello, e tanto per cambiare finisco per parlare di Chuck Palahniuk: i vecchi lettori di Culture Move sapranno che è un mio chiodo fisso...
Invece di parlarvi direttamente di Camerasutra, lascerò parlare l'editoriale:

Questa non è una cazzo di rivista.
Questa è una lettera d’amore.
Una lettera d’amore e si muove,
si perpetua nel tempo
attraverso le sue quattro perforazioni laterali
e si proietta,
lanterna magica in un buio postmoderno.

Inizia il film, ma si aprono pagine, e sono pagine di cinema.
Cinéphiles di inizio millennio, riuniti a gran voce per cantare insieme con un linguaggio nuovo le emozioni che nascono dentro, dentro una sala avvolta dal buio, mentre volti assorti riflettono la luce di quello che i loro occhi vedono, e il loro cuore palpita al ritmo della musica che respirano.
Siamo studenti, giovani e nomadi, e amiamo il cinema, così familiare, così sconosciuto.
Questo dovrebbe bastare.
Ma non basta a noi.
Chi ama lo deve sussurrare, dire e poi gridare, e ancora più forte, sempre più forte, e poi scrivere, perchè chi non ha sentito legga.
Così nasce CameraSutra, Camera chiara e Kamasutra, da un gioco di parole di Bernardo Bertolucci che in una vecchia intervista all’Unità del 28 settembre 1982 citò il Roland Barthes di “Le plaisir du texte”, per sintetizzare il rapporto erotico, quasi fisico, tra scrittore e lettore, tra regista e spettatore. Noi, a band à part, siamo qui per riflettere e far riflettere.
(...continua su Camerasutra)


Ah, quasi dimenticavo: ho preso 29-30 nella prima parte dell'esame di Storia e Critica del Cinema... occorre brindare!

<Kn03>

Hail to d4 ppl

“Vento di cambiamento”

domenica 2004-06-06

Vi sarete accorti che da un po' di tempo le vignette di megatokyo escono un po' irregolari, questo non è dovuto alla nostra cronica scazzataggine e pigrizia, che cmq ci mette un po' del suo (:P, non è vero, è che abbiamo tutti anche altro da fare), beh sappiate che nello staff è in corso un po' una riorganizzazione dei compiti e un ampliamento, e che il gap che notate è dovuto solo a questa riorganizzazione, ad esempio io mi sono auto-assegnato anche al lettering, quindi un po' delle vignette che vedrete nei prossimi tempi le metterò online io, quindi se c'è qualche problema di impaginazione siete liberi di prendervela con me :D

Ora, dopo aver spiegato le formalità, vi parlerò di tutto e niente, potrei dirvi che sono innamorato e sto con una bellissima ragazza da un po' di tempo, che lo studio per la mia università va a rilento, che sto sviluppando una webmail allo stage presso un'azienda informatica di cui vi ho parlato un po' di tempo fa, ma credo che tutto questo vi interessi molto meno della vita dei criceti di montagna.

Per cui, visto che siete molto più interessati ai criceti, vi parlerò di loro: La vita di un criceto dura due o tre anni in media, sono piccoli animali dotati di pelliccia screziata dai colori variabili, bianco, grigio, nero, castano chiaro, arancio.
Amano vivere in piccoli gruppi, che tendono ad aumentare esponenzialmente di numero in presenza di criceti di sesso opposto (Nella saggezza popolare si dice: essere prolifici come conigli, ma anche i criceti diciamo che ci danno dentro.).
Sono curiosissimi e voraci, mangiano sempre un sacco di semi e quando lo fanno assumono sempre quell'aria da tonti che ricorda i gatti quando hanno in bocca le prede (a me almeno fa ridere, vedere un gatto con i baffoni in piedi e le guance che si allargano per tenere la preda in bocca).

Comunque, fatto sta che i criceti sono anche animali molto attivi, devono sempre muoversi, per questo nella gabbietta spesso si tiene la rotellina, così loro ci salgono dentro e girano, girano, girano, girano, girano, girano... non hanno proprio un c***o da fare sti criceti, vabbè, ecco perché spesso si associano all'attività cerebrale di alcune persone, come la mia ad esempio, il mio criceto personale non ha un nome, ma una presenza costante di rollio nella testa, ha una dinamo attaccata alla rotellina, che mi spara una scossa, è quello che mi tiene in piedi.

Tornando alla vita dei criceti, sono stati perfino girati dei film e delle serie animate su di loro (Vedi quella pacchianata oscena di Hamtaro), sono tanto carini, simpatici, giocherelloni, che se avessero un fucile a canne mozze probabilmente andrebbero in giro a giocare a quake con gli altri criceti, tanto per quanti sono, prima o poi ne nasce uno uguale all'altro che puoi dire che ha respawnato.

Hamster Quake, "L'alba dei criceti viventi", "The day after the Hamster" o "Hamster or not to Hamster", ora che ci penso, se Amleto in inglese è Hamlet, potrebbe essere una parola composta di Hamster+Pamphlet o Hamster +Toilet Ovvero, Criceto Pamphlet, o Criceto "cesso" propenderei per la prima, solo perché più poetica, quindi Hamlet verrebbe fuori qualcosa come Crilet tradotto in italiano, o Crilesso... solo che Crilesso suona molto più italiano.
Ecco, d'ora in poi Amleto sarà Crilesso.

E' mezzanotte, ho dormito poco in sti giorni, il criceto è stanco di correre... buonanotte a tutti.