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“un po' ingenua”
tavola #1302: un po' ingenua

storyboard

clicca per espandere ==== vignetta #1
Yutaka Kobayashi (Yuki's schoolmate): <Ccosa? Uh?>
Asako (amica di Yuki): <Yuki-chan ti ha chiamato “mostro”!!>
==== vignetta #2
Asako (amica di Yuki): <Cosa le hai fatto?>
Mami (amica di Yuki): <Sii onesto o non finirà bene.>
==== vignetta #3
Yutaka Kobayashi (Yuki's schoolmate): <Non… Non le ho fatto nulla! Davvero!!>
Mami (amica di Yuki): <Beh, vedi, è questo il problema.>
Mami (amica di Yuki): <Tu puoi credere che non fosse nulla…>
==== vignetta #4
Mami (amica di Yuki): <… ma la nostra Yuki-chan è ancora un po' ingenua su certe cose->
Asako (amica di Yuki): <Eh?>
==== vignetta #5
Asako (amica di Yuki): <OMG, è appena, come dire, sparito??>
Mami (amica di Yuki): <Dov'è andato?>
Asako (amica di Yuki): <Ahhh!! Ci sono solo la borsa e le scarpe e il telefono!>
==== vignetta #6
[nota]: (sì, Miti da Sfatare, lo so, ma voi ragazzi non potete costruire nulla veloce come Yuki, va bene? :)

console

<legione>

Tutto questo "Evil Grin" mi si addice…

“Pesce d'Aprile”

mercoledì 2010-03-31

Dite la verità, ci siete cascati.
Avete pensato che davvero Yuki e Kobayashi- kun rischiassero di finire imprigionati per chissà quanto tempo nelle cantine del locale, per esserne tirati fuori solo quando dovevano fare un concerto per intrattenere la folla gotica della "Caverna del Male". Beh, rilassatevi, perché come potete vedere la vera storia prosegue in maniera più logica, senza inaspettati colpi di scena e pericoli imprevisti. È solo per stavolta che ho preso il filo della storia finora, e basandomi sulle vignette della tavola di oggi ho manipolato i dialoghi per fargli prendere una piega strana ma plausibile.
Non me ne vogliate, vi prego, se ho approfittato così della vostra fiducia: era già da un po' che non facevamo un bel pesce d'Aprile ai lettori, l'ultima volta era riuscito piuttosto bene, e invece l'anno scorso era saltato per mancanza di idee. Non vogliatemene nemmeno se ho dipinto Kenji come un uomo d'affari che pensa solo al suo locale, uno schiavista senza scrupoli. Come vedrete nelle prossime tavole non é una persona del genere. Non é certo un bravo boy-scout, ma nemmeno un criminale. Kenji é… fatto un po' a modo suo. Credo che prossimamente avremo modo di conoscerlo un po' meglio.

Nota 1: per gli inviti a recarmi in luoghi diversi dal presente, minacce di morte ed altre espressioni di affetto, gli indirizzi e-mail sono in fondo alla pagina.
Nota 2: se vi state chiedendo di cosa diavolo sto parlando, dovevate esserci 1° Aprile. Chiederò a chi di dovere di linkare la pagina così com'era allora.
Nota 3: l'immagine del rant rappresenta noi tutti. Largo è la faccia che avevo io a mezzanotte, Piro la faccia che avevate voi la mattina del primo. :D

Saluti!

<mornon>

“Scene Selezionate della Pandemia Gialla”

mercoledì 2011-04-20

Premessa: questo è uno spudorato messaggio di segnalazione-pubblicità; ma, come ho detto altrove quando ho segnalato la Z-List, quando una segnalazione va fatta, va fatta.

Molto in breve (potete trovare informazioni estese sul blog di Alex): il Survival Blog è un progetto estemporaneo nato da un messaggio di Alex, in cui - per festeggiare il suo compleanno - scriveva L'Ultimo Post, ossia l'ultimo messaggio che il suo alter ego futuro - siamo nel 2015 - avrebbe pubblicato. Perché l'ultimo? Perché il prione di Lee-Chang - la Gialla, come comunemente chiamata - ha sconvolto il mondo: i Governi sono crollati e l'umanità lotta contro ciò che resta: predoni, bande armate, e le creature non senzienti (forse) in cui la pandemia trasforma gli infetti: i Gialli.
Da quel singolo messaggio, l'esplosione: chi nei commenti da Alex, chi sul blog personale, chi aprendo un blog apposta, decine di persone hanno iniziato a lasciare i propri contributi, narrando la storia dei sé stessi futuri. Parliamo - alla fine - di centinaia di messaggi. Era nato il Survival Blog.
Scene Selezionate della Pandemia Gialla è il libro-inchiesta di Cristina Riccione, personaggio creato e gestito da Alex, giornalista freelance e prima a seguire il caso sul campo, andando oltre il "Va tutto bene" dei Governi. 1,99 € per sedici racconti-interviste, due appendici, settimane di lavoro, e il primo esperimento di vendita di Alex (a parte un cartaceo della trilogia di Prometeo, disponibile però in eBook gratuito).
Non nascondo che sono di parte: ho partecipato al SB, ne ho seguito ogni sviluppo, ho collaborato per quanto ho potuto, ho speso ore per scrivere e rivedere i miei contributi, mandando il lavoro finale alla selezione da cui uscirà il libro del SB. È un progetto cui tengo, visceralmente.
Ma, anche di là dalla mia parzialità, sono convinto che SsPG merita l'acquisto: perché il SB è un progetto che merita la visibilità che ha avuto, perché gli interventi di Alex sono ben fatti, perché Alex ha regalato una quantità abnorme di racconti e romanzi completi, perché - diciamocelo - l'autoproduzione ci sta dando delle perle che difficilmente si vedono nella grande editoria, e lo fa a prezzi onesti.
Non posso dire - lo sottolineo - se SsPG sia bello o brutto: devo ancora leggerlo. Ma 1,99 € (0,012 €/pagina) li vale, se non altro perché altrimenti perde di significato ogni protesta contro la (scarsa) qualità della grande editoria, i prezzi assurdi e le prese per il culo continue.