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“La neutralità di genere del testo”
tavola #1212: La neutralità di genere del testo

storyboard

clicca per espandere ==== vignetta #1
Piro: <Non è che… lo abbia detto… in realtà non importa perché non è per quello che le stavo parlando.>
==== vignetta #2
Piro: <Alla fine ha detto che stava migliorando e ha smesso di cadere dal gioco.>
==== vignetta #3
Piro: <Ma non abbiamo smesso di parlare.>
==== vignetta #4
Piro: <Penso avesse persone che le erano vicine, ma nessuno con cui potesse realmente parlare.>
==== vignetta #5
Piro: <Qualcuno che la ascoltasse.>
Piro: <Qualcuno in grado di ascoltare senza bisogno di capire.>
==== vignetta #6
Piro: <Credo che la neutralità di sesso del testo l'abbia aiutata ad abbassare le sue difese.>
==== vignetta #7
Piro: <E io non avevo intenzione di levarglielo, non importa come stavo iniziando a sentirmi.>
==== vignetta #8
Piro: <Finché un giorno ha detto qualcosa che per qualche ragione semplicemente non ho potuto lasciar correre.>

console

<legione>

Appuntamento con Ping-chan! Evento cruciale...

“H di hotel”

martedì 2010-02-09

Lo scambio di mail è andato più o meno così:

Mornon> "h model" cos'è?

Legione> *fornisce spiegazione*

Mornon> Questo finisce diretto come rant della tavola.

Legione> Wow, grazie. Ok, faccio io.

Siccome Mornon non lo sapeva, mi sono figurato che anche altri dei nostri lettori potessero non saperlo. Certo, a me sembra strano, ma dopotutto che uno abbia sentito o no questo modo di dire dipende anche da che parti della rete frequenta (ho forse appena ammesso di frequentare siti porno? Chi, io? Non potrei mai! XD ) Inoltre, a pensarci bene, questo stesso sito esiste con il presupposto che i nostri lettori non sappiano qualcosa (tipo, che so, la lingua inglese…), quindi mi sembra giusto dare una spiegazioncina!

Probabilmente lo conoscete se bazzicate per siti di giappo/anime e simili: "H" è un modo di dire che usano i giapponesi per designare oggetti o tematiche porno e dintorni. Questo perchè la pronuncia inglese della lettera H /eιt∫/ (pron. eicc) la traslitterano foneticamente nella parola "ecchi", che in giapponese significa anche, più o meno, collegato alla sfera sessuale soft, come qualcosa di erotico se riferito ad un gioco o fumetto, oppure uno 'sporcaccione' nel caso sia riferito ad una persona. La connotazione porno-hard la dà invece "hentai", anche se a causa della (grande) diffusione dei termini la distinzione non sempre è nota.
Ping invece, come è già stato detto altre volte, è un modello "non-H", cioè specificatamente non progettato per scopi erotico-pornografici, ma solo come partner per simulatori di appuntamenti. È una cosa che Tsubasa si proccupa di specificare fin dall'inizio, forse per non passare da maniaco possessore di simil-RealDoll…
Volendo dare un riferimento "occidentale", anche Cicciobello e la Barbie possono essere considerate bambole non-H (anche se le EDS sono giocattoli per bambini cresciuti…)

E anche per stavolta l'angolo "impariamo con MegaTokyo" finisce qui.
Saluti!

Legione

<mornon>

“Arriva l'InterNosCon 2010!”

martedì 2010-02-09

Di cosa stiamo parlando? L'InterNosCon è una manifestazione non commerciale di giochi di ruolo, nata dalle menti di Claudia Cangini e Michele Gelli (Narrattiva), che, non trovando tempo e modo di incontrarsi e giocare con loro amici, hanno deciso di organizzarsi per farlo. Da questo, la prima InterNosCon, risalente a due anni fa.
Ora giunta alla sua terza edizione, mantiene la struttura iniziale: auto-organizzata, nel senso che sono gli stessi partecipanti a proporre gli eventi che verranno giocati, le iscrizioni sono unicamente a invito; ma questo non è altro che un modo di spingere la gente a parlarsi, in quanto trovarne uno è semplicissimo: ogni partecipante a una INC è invitato automaticamente a quella dopo, e può invitare altre cinque persone; il che, considerando i 71 presenti alla scorsa edizione, fanno un totale di 426 inviti.
Inoltre, ogni persona invitata ha a sua volta cinque inviti da dare, e avanti cosí ad albero; in breve: ci sono piú inviti che posti, quindi non fatevi intimorire.
Parlo di posti perché le iscrizioni sono, per una semplice questione di spazio, limitate; ma ci sono comunque oltre 140 posti, quindi spazio in abbondanza.
Fuori da tutte le parole e la storia dell'evento, INC è semplicemente una cosa: tre giorni dedicati al divertimento, a giocare e a far giocare quei giochi che vorremmo tanto usare, qualunque sia la motivazione. Io ero presente alla scorsa edizione, e posso solo dire una cosa: mi sono iscritto a questa il giorno stesso dell'apertura delle iscrizioni, e cosí ha fatto il nostro Lapo.
Che altro dire? Siete tutti invitati sul sito dell'iniziativa e sulla relativa discussione sul forum di Gente che Gioca, dove potrete chiedere ulteriori informazioni; è anche possibile chiedere inviti nell'apposita discussione.
Vi aspettiamo!

P.S.: causa cambio server i siti sopra indicati potrebbero non essere raggiungibili per qualche giorno; in caso abbiate problemi, continuate a tentare.