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“cose notate…”
tavola #114: cose notate…

storyboard

clicca per espandere ==== vignetta #1
Yanagisawa (capo di MegaGamer): <Ok, è ora di chiudere il negozio per oggi.>
Yanagisawa (capo di MegaGamer): <Piro-kun, sei un bravo lavoratore,>
Yanagisawa (capo di MegaGamer): <non come qualcuno che lavora per me…>
==== vignetta #3
Yanagisawa (capo di MegaGamer): <Non so come Hayasaka ti abbia trascinato qui, ma se vuoi il lavoro, è tuo.>
==== vignetta #5
Piro: <Grazie, signore.>
Piro: <Uhm… Posso avere un piccolo anticipo per prendere un biglietto del treno?>
Yanagisawa (capo di MegaGamer): <Certo. Che diamine.>
==== vignetta #7
Yanagisawa (capo di MegaGamer): <Figurati. Un altro fanboy perdente. Mi sa che ne hanno anche in America.>

console

<clem131>

“Chiave di lettura del rant di Lazyboy”

lunedì 2003-09-22

La prima parte si interpreti così:
"Erano secoli che non facevo un rant su megatokyo e quindi ho visitato google, digitato lettere a caso con gli occhi chiusi e cliccato su 'mi sento fortunato'; è venuta fuori sta roba che non avevo mai sentito e così ho cominciato il rant."
Il pezzo seguente va interpretato come segue:
"Stavo poi cazzeggiando su ninjatune, perché ho finito la tesina e non ci ho una stramazza biblico-leviatanica da fare, e ho notato che casualmente c'era sto mostro da qualche parte, e mi son detto 'fiko! lo userò per il rant! nominerò il sito!! Quante cose potrò scrivere!'"
Secondo Propp, autore di un famoso saggio sulla struttura della fiaba nella società moderna, il pezzo seguente sarebbe esegeticamente interpretabile circa così:
"Ecco, siccome poi non sapevo che minchia scrivere, e sto pupazzo ci ha la faccia da scemo, ho deciso di scrivere della sua faccia da scemo. Lineare. Eh."
Sull'ultimo "Eh." le interpretazioni sono contrastanti, si veda Clive Staples Lewis in "Le Lettere di Berlicche", pag. 1243, chiosa a bordo pagina, edizioni Antani.
In seguito, Lazyboy si dice:
"Aaaaah! adesso copio questa definizione del personaggio che ho trovato su un sito! La copio pari pari! Farò un plagio!!"
Riteniamo che in questo modo Lazyboy si metta in un certo qual modo alla ricerca del Paradosso, ma non nel senso di concetto paradossale, ma piuttosto nel senso di Paradosso il noto frequentatore di forum e difensore del copyright che da troppo tempo non si fa più vedere in giro.
Seguono considerazioni filosofiche tratte da "Frasi per tutte le occasioni", Edizioni Edicola Banal Cliché.
Infine, l'espressione massima della filosofia Lazyboyana, detta anche Golosofia, ossia l'apologia della pigrizia come modo di essere che nella società moderna si identifica, quasi ispirandosi ad Eugenio Montale, nell'unica modalità di fuga, nello strappo, nel buco che permette di levarsi dai piedi.
Speriamo che codesta esegesi sia stata d'aiuto a coloro che stanno preparando l'esame di "Speleologia & Cazzeggio", di cui è docente Lazyboy con il modesto contributo del sottoscritto come esercitatore pratico.
Nota: quanto scritto sopra è IRONICO. E' il mio modo di dimostrare a Lazyboy come io ci voglia tanto bene. :) Altre metodologie da me utilizzate comprendono l'offrire da bere e il bacio della buonanotte.

<lazyboy>

“Mi sono innamorato del mostro dei biscotti”

lunedì 2003-09-22

Fino a pochi giorni fa avevo solamente una vaga idea di cosa fosse Sesame Street.
Sapevo che è uno show televisivo di pupazzi simile ai Muppets, ma nulla di più.
Poi, più o meno casualmente, mi sono imbattuto sul sito dell’etichetta discografica Ninja Tune in quest’immagine che ho messo in cima al rant. E’ così che ho scoperto dell’esistenza del Cookie Monster, il mostro dei biscotti…
Già solo a vederlo così, con questa sua espressione a metà fra l’inebetito e il gioioso (solo dopo ho capito che il motivo della sua genuina felicità era il grosso biscotto che stringeva in mano), me ne sono innamorato. Voglio dire, guardatelo… è troppo rassicurante nella sua autentica semplicità blu.
Così mi sono messo a fare un po’ di ricerca su Google e ho scoperto qualcosa di più su questo curioso personaggio.
“Emozionalmente, fisicamente e spiritualmente legato ai biscotti”, così ci viene presentato sul sito ufficiale della serie. Una persona così, che riesce a trarre tanta gioia da un semplice biscotto, deve avere capito veramente qualcosa della vita. Questa capacità di emozionarci per così poco, forse l’abbiamo un po’ persa. Sul serio, credo davvero che un po’ tutti noi abbiamo qualcosa da imparare dal mostro dei biscotti.
Con questo, onestamente, avrei finito il rant di oggi, ma confrontandolo con quello qui affianco dovrei vergognarmi e trovare un qualche modo per diluirlo e farlo quantomeno sembrare di una lunghezza adeguata.
Ma, seguendo l’insegnamento del Cookie Monster, mi accontenterò di quel poco che ho, una manciata di righe, e sarò ugualmente felice di me.